mercoledì 30 settembre 2015

Pancia, si grazie!

L' intensa relazione a due con la mia pancia nasce con me, 39 anni fa.
Da piccolissima ero la classica bambina disappetente ed ho vissuto d'aria e di nulla fino ai 7 anni circa quando, probabilmente l'asportazione delle adenoidi o semplicemente la crescita, hanno aperto una voragine nel mio stomaco ed ho iniziato a mangiare come un bufalo, tra gli sguardi felici ma allo stesso tempo esterrefatti di genitori e nonni.
Così, scongiurato l'esaurimento nervoso a mia mamma, ho iniziato a ricoprire di ciccina quel mucchietto di ossicini che costituivano il mio corpo; ho vissuto di rendita fino ai 13-15 anni circa grazie al fatto che il dna e lo sviluppo precoce mi avevano regalato il privilegio di essere "la bambina più alta della classe" fino ad almeno tutte le medie inferiori, dopodichè la mia ciccina cominciò ad essere un problema.
In adolescenza, come tutte le adolescenti, non mi accettavo per il corpo che avevo, mi vedevo troppo alta, troppo formosa (sempre grazie allo sviluppo precoce di cui sopra), troppo grassa, troppo pallida, i capelli troppo lisci...insomma, non mi piacevo, anzi, non mi accettavo proprio.
Mi sentivo come se fossi nel corpo di qualcun altro.
E, ovviamente, mi nascondevo.
Dentro maglioni enormi (spesso ricorrevo anche a quelli di mio padre), pantaloni per nulla aggraziati, maglie larghe che coprissero il più possibile.
Devo ammettere che è stato un periodo difficile per me; guardarsi allo specchio e non riconoscersi nell'immagine riflessa è  terribile per una ragazza che, come la stragrande maggioranza degli adolescenti, non ha altri problemi a cui pensare che essere accettata dalla società e dai coetanei.

Per fortuna non sono stata assalita dall'acne!

Se oggi riguardo le mie foto di quell'epoca mi do dell'imbecille patentata; non ero affatto grassa, non ero pallida, i miei capelli erano lunghi folti e bellissimi, ero alta e con due tette da paura...un vero "fighino"...ma la testa e lo sguardo con cui mi giudico oggi non sono gli stessi di ieri.

Oggi sono una donna adulta, sicura di sè, ormai attrezzata fisicamente, ma soprattutto psicologicamente, ad affrontare tutte le intemperie e tutti gli specchi che la vita mi pone davanti;

Ed ho la pancia.

E a giorni alterni la stimo.

Ci sono dei giorni in cui vorrei potermi mettere quei bei vestitini tagliati di sbieco che fanno un punto vita da vespa, oppure quei pantaloni fighissimi tutti attillati che si sposano da Dio col tacco 12, ma non posso...o meglio...potrei, ma sembrerei una damigiana rivestita a festa!
Ma non ha importanza.
La mia pancia è un valore aggiunto; per 9 mesi ha protetto la mia bambina, l'ha tenuta al caldo e si è adattata alle trasformazioni del suo corpicino, che da fagiolino di pochi millimetri é diventato un piccolo corpo perfetto di 3,6 kg.


Il mio corpo tanto odiato da adolescente é stato in grado di creare la perfezione.
E ne sarà ancora in grado in futuro, per ogni figlio che verrà, se ne verranno altri.
Ed io lo amo per questo.
Pancia compresa.









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