giovedì 23 luglio 2015

Di fasce e di estati calde

Estate 2015.
l'estate più calda degli ultimi 100 anni, così dicono.
Ma forse la memoria dimentica l'estate del 2003...
Fa caldo, si, molto caldo, ma quest'estate è diversa; è la prima estate con la mia bambina che parla, cammina e corre.
L'anno scorso ha iniziato a gattonare più o meno in questo periodo, e in questa casa, quest'anno però corre..insegue i nonni e gli fa cucù da dietro le porte; passa le serate a spegnere ed accendere le luci di casa e a salire e scendere da letti e divani.
poi con quel suo modo un pò english di dire "nou" alzando un sopracciglio ed increspando le labbra..
Insomma, è un vero spasso!
Ripete le parole e si relaziona col mondo, capisce tutto e ti risponde a tono.
Se avessi saputo che crescere una figlia sarebbe stato così divertente ne avrei già fatte 10..

E il caldo scompare.

Anche quando, da brava mamma canguro, la carico sulla schiena e me la porto in giro in fascia.
E' il nostro rifugio speciale, la fascia.
La nostra cuccia.
Lei mi mette le sue manine bollenti intorno al collo e giocherella con il lobo del mio orecchio, indicando i bau bau (come chiama lei i cani) e facendo ciao ciao a tutte le persone che incontriamo per strada.
Anche con questo caldo, averla sulla schiena è un'esigenza viscerale per me; mi prende la smania come un bimbo che saltella sulla porta sapendo che sta per andare al luna park.
Tutte le mie amiche portatrici mi chiedono come faccio...faaaa caaaldoooooo...
Si è vero, fa caldo, un caldo infernale, ma l'avere la mia bimba sulla schiena è diventata un'esigenza esattamente come il respirare. Non se ne può fare a meno. Mai. Mai più.
Quando ho intrapreso questo cammino non sapevo a cosa sarei andata incontro; Appena nata Lara camminavo fiera per strada spingendo la sua carrozzina ma non avevo idea di cosa mi stavo perdendo.
Un legame unico, fatto del corpo a corpo, pelle a pelle, i miei respiri che si fondono con i suoi, il suo battito cardiaco che si allinea col mio.
Due corpi che diventano uno.
E, come la vita, anche il portare si evolve, cresce; cresce con noi, prima si sperimenta il portare pancia a pancia con il pulcino dolcemente accoccolato sul busto della mamma, ad altezza bacio in fronte..gli sguardi che si incrociano e la tetta a portata di bocca..il cucciolo che scopre il mondo attraverso il corpo della mamma.
Poi si passa al fianco e il piccino inizia a scoprire il mondo da un'altra angolazione, vede quello che vede la mamma, e non più solo la mamma; la scoperta va di pari passo con la curiosità e cresce la voglia di indipendenza.
Poi la schiena...il mio, il nostro, mondo preferito.
La complicità che si instaura guardando nella stessa direzione. Il mondo diventa a 360 gradi.
Il mondo del portare l'ho scoperto tardi, Lara aveva quasi 5 mesi e ci siamo godute molto poco il pancia a pancia, anche se rimane la nostra posizione preferita nelle serate piagnucoline...grazie alla mia innata curiosità e a Veronica, che mi ha insegnato come legare bene per essere sicure e comode in due, mi ci sono buttata a capofitto portandomi addosso mia figlia in ogni momento utile; anche in casa per risolvere i momenti di empasse dovuti al dover conciliare una casa da accudire con una figlia cozza.
Oggi mi ritengo una mamma portatrice a tutti gli effetti e fiera di esserlo.
Ho definitivamente parcheggiato fuori casa il passeggino (che è diventato ad uso esclusivo delle nonne) e la fascia è diventata il nostro unico metodo di trasporto nei nostri spostamenti ed amica inseparabile sempre presente in borsa e valigia, ovunque andiamo.
E mia figlia cammina e corre che è una bellezza...
Ma la "tascia" (come la chiama lei) è insostituibile, ormai, e lo sarà sempre..anche quando lei sarà grande e non vorrà più essere portata ma le servirà una coperta di linus..anche quando lei avrà i suoi cuccioli da portare e avrà in dote le fasce della mamma..
Insomma...un amore grande, grandissimo...
E chissà che magari un giorno non si trasformi in un lavoro......