martedì 2 settembre 2014

Partenze e ritorni

Com'è dolce ritornare nella propria cittá tanto amata dopo due mesi di assenza.
Firenze ormai da 19 anni è la mia casa; non luogo di radici ma casa in cui tornare, col batticuore e gli occhi lucidi dall'emozione, tutte le volte che parto.
Ogni volta che, per qualunque motivo, mi allontano e vi faccio ritorno, il mio cuore si scioglie..soprattutto quando, scendendo dalle colline verso la piana in cui è adagiata, i tetti e i campanili delle chiese cominciano a far capolino e la cupola del Duomo, in lontananza, si trasfigura nella foschia e si confonde coi colori caldi dell'orizzonte.
Sentirsi parte di questo tutto, fatto di C aspirate, di vocaboli dialettali, di profumo di gelsomini e di una musicalitá nel parlare che contraddistingue questo popolo fiero in tutto il mondo.
Questa è casa mia, qui c'è il mio cuore, la mia famiglia e qui saranno le radici di mia figlia.
Le mie di radici affondano nell'acqua salata della Maremma, nel mare.
Tanti ricordi d'infanzia bagnati dalla brezza marittima affiorano nella mia mente; i miei genitori, il mio nido, che mi è sempre andato stretto.
Le corse sugli scogli.
La mia voglia di libertá e di indipendenza.
Il mare d'inverno coi suoi silenzi rotti solo dal rumore del vento e della risacca, e il mare d'estate che a volte sembra inverno, come questa strana estate appena passata, colorata di nuvole e acquazzoni.
Queste sono le mie radici; ma il batticuore solo Firenze sa farmelo provare.
Qui sono cresciuta; qui sono diventata donna, moglie, madre.
Grazie a lei è bello partire, ma è ancor più bello ritornare..