martedì 29 luglio 2014

La valigia

Che bello fare le valigie..
La valigia è simbolo di partenza, di cambiamento, di mente che viaggia libera nello spazio e nel tempo soffermandosi a sognare una spiaggia lontana piuttosto che una città caotica e luminosa o, perchè no, una casa nuova, una nuova vita...
Fare la valigia spesso spaventa, ogni cambiamento di rotta, di vita, spaventa..
Beh la mia valigia non mi spaventa affatto; la mia valigia adesso è simbolo di vacanza, di mare (anche se in questo momento sta piovendo a dirotto..), di riposo e relax con la mia bambina e mio marito a casa dei nonni, ovvero i miei genitori.
Ed è divertentissimo fare la valigia con lei seduta sul letto che mi fa da assistente togliendo sistematicamente e con cura quasi certosina qualunque cosa io vi metta dentro!
Io prendo i vestiti dall'armadio, li piego, li appoggio dentro alla valigia aperta sul letto e lei li afferra, li fa volteggiare stropicciandoli un pò e li lancia sul letto, guardandomi con un'aria intensamente soddisfatta.
Siamo una fantastica catena di montaggio...peccato al contrario!



lunedì 28 luglio 2014

nove mesi di noi

Oggi, 28 luglio, Tu compi 9 mesi; e anch'io compio 9 mesi.
Il 28 ottobre siamo nate insieme..tu hai aperto per la prima volta gli occhi al mondo, due occhi curiosi e sempre sorridenti, affamati di vita e di esperienza; ed io sono nata mamma, con te e per te.
Tu stai iniziando a fare i tuoi primi passettini incerti, stai iniziando a dire "mamma", "babba" e tanti vocalizzi divertenti che nella tua testa valgono un monologo di Shakespeare e da me impari l'amore, la sicurezza e la certezza degli affetti...ma anch'io imparo da te...imparo l'innocenza e la curiositá con cui scopri il mondo dentro e fuori di te, imparo il candore del non giudizio di due occhi spuri da ogni schema sociale.
Imparo la gioia e la naturalezza.
Imparo la semplicitá.
Io e te.
Siamo insieme da solo 9 mesi ma mi sembra di averti con me da sempre.
Nove mesi dentro per immaginarti e nove mesi fuori per viverti.



Tu e io, nove mesi di noi.

sabato 12 luglio 2014

Fiocco rosa o...??


Facciamoci due risate..
Sono al mare dai miei con la polpetta e, in settimana, con mia madre decidiamo di andare a fare una passeggiatina in centro per cercare un paio di scarpe con la zeppa per me.
Così preparo la bambina, vestito rosa e cappellino rosa, prendo il passeggino (con copripasseggino lilla e ombrellino lilla) e ci incamminiamo verso la meta.
Arrivate in centro, entriamo in un negozio ed io tento di fare lo slalom col passeggino tra le file di scatole di scarpe incolonnate l'una sull'altra, cercando di evitare che mia figlia, allungando le sue manine curiose, prenda in ostaggio qualche scarpa e la porti alla bocca per sentire che sapore ha, quando mi si para davanti una signora di una certa etá che si china sulla bambina, le fa "ghiri ghiri" sulla pancia senza chiedere il permesso (meno male che la mia polpetta è una tipetta allegra che sorride e fa le feste a chiunque) e mi fa:
"Uuhhhh ma che bel bambinoooo!!..quanto ha?"
Io, un pò perplessa (vestito rosa, cappellino rosa, passeggino lilla e ombrellino lilla) la guardo e le rispondo:
"Signora è una bambina ed ha 8 mesi e mezzo".
La signora, non paga di questa informazione, continua:
"Ed è bravo questo bambino?dorme?mangia?..ma guarda che sorrisoni..è proprio un bel bambino!"
Io, sempre più perplessa (vestito rosa, cappellino rosa, passeggino lilla e ombrellino lilla) la guardo scocciata e le rispondo:
"Signora è una bambina non un bambino!! E comunque si, è buona, dorme tutta la notte e mangia un sacco!".
E lei, ancora:
"Eh ma allora è davvero davvero un bravo bambino!"
E rivolgendosi direttamente alla bambina:
"Bravo bel bambino! fai il bravo, non fare arrabbiare la mamma, mi raccomando!".
A questo punto io guardo in cagnesco la signora e, alzando leggermente il tono della voce, le dico:
"Signora ma non vede che è una bambina??? È vestita di rosa, ha il cappellino rosa, il passeggino e l'ombrellino lilla e si chiama Lara. Le pare possibile che possa essere un bambino?!!?!"
E lei, placidamente, mi risponde:
"Eh ma al giorno d'oggi non si sa mica con sicurezza..con tutte queste persone strane che ci sono in giro..."
Gira le spalle e se ne va.
Ed io...
Una statua di marmo sarebbe rimasta meno di sasso.
Mah...
Consoliamoci con le scarpe.
Che non ho trovato.

giovedì 10 luglio 2014

Eccomi di nuovo

Lo so, pensavate che avessi abbandonato definitivamente il blog, ma non è così.
Eccomi di nuovo a raccontarvi di me e della mia vita...un anno dopo.
In questo anno la mia vita ha ingranato la ridotta e fatto un gran balzo avanti; l'uomo con cui ho fondato questo blog e di cui parla il post d'introduzione è diventato finalmente mio marito ( a dire il vero abbiamo già festeggiato il primo anniversario...il 29 giugno), e otto mesi e mezzo fa è nata la nostra splendida bimba, Lara.
ebbene si, è splendida...ma non perchè lo dico io che sono sua madre, ma perchè ogni volta che esco con lei ricevo complimenti da chiunque; Lei, 9 kg d'amore che dispensa sorrisi e chiaccheratine (a suo modo, ovviamente) a tutti quelli che incrociano i suoi occhioni grandi.
Lara è una bimba piuttosto precoce; a 4 mesi e mezzo ha imparato a girarsi sulla pancia da sola e a 5 e mezzo già tentava di alzare il sedere.
A 6 mesi ha iniziato a lallare e a 7 ha detto "mamma" per la prima volta....guardandomi dritta negli occhi.
Ed io, che in gravidanza mi immaginavo mamma rigida e fredda educatrice, ho pianto.
Lacrime calde.
Gioia pura.
Mercoledi scorso ha gattonato per la prima volta, voleva rincorrere Romeo, il nostro gattone rosso di 9 anni, per strappargli qualche ciocca di pelo...si sa, i gatti d'estate hanno caldo, e se nessuno spazzola Mimmo (è così che lo chiamo io) ci pensa lei...prodiga e magnanima...ad alleggerire il suo manto peloso...facendogli lo scalpo!
Due giorni dopo ha iniziato ad aggrapparsi a me e a chiunque le capitasse a tiro per alzarsi sulle gambe; inizialmente col mio aiuto e oggi, neanche una settimana dopo, si è alzata da sola...
io non mi capacito di quanto cresca veloce, mi sembra ieri che era ancora un fagiolino sguazzante nella mia pancia e mi dava colpetti per farsi sentire.
Non potete immaginare la faccia di Federico, mio marito, quando ieri sera, con un fusillo al pesto in una mano e il cucchiaino nell'altra e un'espressione di immensa soddisfazione dipinta sulla facciotta tutta sporca, lo ha guardato ed ha gridato "BABBA BABBA"...
Per un attimo ho temuto di rimanere vedova.
I vecchi dicono che i bimbi sono la gioia e la speranza del mondo; credo di non essere mai stata così d'accordo con nessuna frase.
Lei, la mia gioia, la mia speranza.
Il mio cuore; che adesso è suo.