domenica 21 dicembre 2014

La prima volta che..

La prima volta che ho visto le due linee sul test di gravidanza e non sapevo se piangere o se ridere fino a svenire.
 La prima volta che ti ho sentita muovere dentro di me, un lieve singhiozzo ritmico nella mia pancia.
 La prima volta che ci siamo guardate negli occhi e insieme siamo nate, mamma e figlia.
 La prima volta che ho tentato di allattarti e tu non ne volevi sapere..quante lacrime..e chi l'avrebbe  mai detto che a 13 mesi compiuti tu saresti stata ancora così "poppa-dipendente"
 La prima volta che ti guardo crescere e diventare sempre più curiosa e abile a gestire le mani e i piedi.
 La prima volta che, da sola, ti sei girata sulla pancia ed hai iniziato a tirare su il tuo sederotto lavabile.
La prima volta che da un lallare qualunque ti è scappato un "mamma" e ne siamo rimaste sorprese tutte e due.
La prima volta che è spuntato il primo dentino e, come una piccola perla solitaria, si faceva bella mostra di se nella tua piccola bocca sempre spalancata ad osservare il mondo.
La prima volta che sei riuscita ad agguantare la coda di Romeo e, con un'espressione felice come se avessi vinto alla lotteria, gliela tenevi in ostaggio agitandola orgogliosa..e Romeo si lasciava strapazzare senza battere ciglio.
La prima volta che, dopo la parola mamma, hai detto NO con piglio deciso e fare soddisfatto; alla faccia dei terrible two..a 11 mesi.
La prima volta che, abbattuta dal tuo primo febbrone, hai appoggiato la testa sulla mia spalla e ti sei lasciata cadere tra le mie braccia, stremata e sfiancata.
La prima volta che hai detto "babba", che piano piano è diventato "babbo", e il tuo babbo si è sciolto come neve al sole.
La prima volta che, con fare incerto, seduta sul pavimento del salotto, hai gattonato per la prima volta...e sei finita faccia a terra.
La prima volta che hai visto tuo nonno baffuto e ti sei messa a piangere,dandogli un dolore immenso ( ma che tanto ha già dimenticato).
La prima volta che hai tentato di strappare via gli occhiali alla nonna e il cappellino al nonno con un'espressione talmente furba e tenera da essere immediatamente perdonata.
La prima volta che ti sei aggrappata al tavolincino del salotto e ti sei tirata su in piedi, cacciando un urlo di gioia.
La prima volta che hai fatto il tuo primo passo senza nessun sostegno, cominciando prima con spostamenti laterali alla maniera dei cavallucci marini, poi con veri e fieri passi "da bimba grande".
La prima volta che hai percorso mezza camera da letto camminando da sola per venire tra le mie braccia, con un'espressione tra lo stupore e la soddisfazione, ed hai fatto piangere il babbo (e anche me).
La prima volta che ho passato una notte intera a sentirti respirare e ad annusare il tuo odore mentre dormivi.
La prima volta che...non mi ricordo com'era la mia vita prima di te e non mi sembra neanche di averne mai realmente avuta una. Senza di te.
La più grande gioia per me; così grande che anche le passate difficoltà si perdono nella nebbia dei ricordi lontani.
Tu sei Il Senso della mia vita, da sempre e per sempre, e ovunque le nostre strade ci porteranno Tu sarai sempre la Mia Prima Volta Che..







martedì 2 settembre 2014

Partenze e ritorni

Com'è dolce ritornare nella propria cittá tanto amata dopo due mesi di assenza.
Firenze ormai da 19 anni è la mia casa; non luogo di radici ma casa in cui tornare, col batticuore e gli occhi lucidi dall'emozione, tutte le volte che parto.
Ogni volta che, per qualunque motivo, mi allontano e vi faccio ritorno, il mio cuore si scioglie..soprattutto quando, scendendo dalle colline verso la piana in cui è adagiata, i tetti e i campanili delle chiese cominciano a far capolino e la cupola del Duomo, in lontananza, si trasfigura nella foschia e si confonde coi colori caldi dell'orizzonte.
Sentirsi parte di questo tutto, fatto di C aspirate, di vocaboli dialettali, di profumo di gelsomini e di una musicalitá nel parlare che contraddistingue questo popolo fiero in tutto il mondo.
Questa è casa mia, qui c'è il mio cuore, la mia famiglia e qui saranno le radici di mia figlia.
Le mie di radici affondano nell'acqua salata della Maremma, nel mare.
Tanti ricordi d'infanzia bagnati dalla brezza marittima affiorano nella mia mente; i miei genitori, il mio nido, che mi è sempre andato stretto.
Le corse sugli scogli.
La mia voglia di libertá e di indipendenza.
Il mare d'inverno coi suoi silenzi rotti solo dal rumore del vento e della risacca, e il mare d'estate che a volte sembra inverno, come questa strana estate appena passata, colorata di nuvole e acquazzoni.
Queste sono le mie radici; ma il batticuore solo Firenze sa farmelo provare.
Qui sono cresciuta; qui sono diventata donna, moglie, madre.
Grazie a lei è bello partire, ma è ancor più bello ritornare..











lunedì 18 agosto 2014

L'aria di montagna

L'aria di montagna fa bene, si sa.
Risveglia l'appetito e concilia il sonno. A grandi e piccini.
Dev'essere l'aria, fresca e leggera, a fare la magia..e la sta compiendo su mio marito e su mia figlia, soprattutto.
Le nostre giornate sono scandite da mangiate guduriose di prodotti tipici e di concessioni golose all'insegna del "solo per questa volta, siamo in ferie", e di dormite inenarrabili.
Un esempio su tutti, ieri sera; abbiamo cenato a suon di bistecca alla brace (in cittá, in condominio, sarebbe impensabile fare un barbecue) e pannocchia arrostita con sale e burro, poi volevamo uscire, giù in piazza facevano musica dal vivo.
Beh..l'esito della serata è stato un'altro..
Io alle 20.30 ero a letto con la bambina, che alle 21.15 è crollata e mio marito, che di solito è il nottambulo della famiglia, è venuto a letto alle 21 ed è praticamente svenuto.
Incredibile!
Ed io?
La magia l'aria la fa anche su di me.
E non solo l'aria.
È questo posto, che mi parla di me piccina e spensierata; I rumori di questa casa antica e vecchia che sa di infanzia, di genitori, di nonni e di bisnonni.
Sono le mie radici maremmane e marittime che per metá affondano nella brezza fresca e sottile, nelle facce paesane e negli odori di questa montagna, che ormai riconosco da lontano.

I travi di legno rossi del soffitto e la campana dell'orologio che scandisce le ore e le mezzore.

Di giorno e di notte.

La magia la fa anche su di me, quest'aria, che mi fa passare le nottate a scrivere, allattare e pianificare.
Un futuro in cui mia figlia correrá libera e felice per le stradine di pietra di questo borgo antico così come ho fatto io.
Riderá e gioirá allegra e risponderá al richiamo della mia voce che, alla vecchia maniera, le griderá "Laraaaa a tavolaaaa".
Questa è la magia.
Questa è una parte di me.
Anche questa sono io.
Viva la magia! ♥

martedì 29 luglio 2014

La valigia

Che bello fare le valigie..
La valigia è simbolo di partenza, di cambiamento, di mente che viaggia libera nello spazio e nel tempo soffermandosi a sognare una spiaggia lontana piuttosto che una città caotica e luminosa o, perchè no, una casa nuova, una nuova vita...
Fare la valigia spesso spaventa, ogni cambiamento di rotta, di vita, spaventa..
Beh la mia valigia non mi spaventa affatto; la mia valigia adesso è simbolo di vacanza, di mare (anche se in questo momento sta piovendo a dirotto..), di riposo e relax con la mia bambina e mio marito a casa dei nonni, ovvero i miei genitori.
Ed è divertentissimo fare la valigia con lei seduta sul letto che mi fa da assistente togliendo sistematicamente e con cura quasi certosina qualunque cosa io vi metta dentro!
Io prendo i vestiti dall'armadio, li piego, li appoggio dentro alla valigia aperta sul letto e lei li afferra, li fa volteggiare stropicciandoli un pò e li lancia sul letto, guardandomi con un'aria intensamente soddisfatta.
Siamo una fantastica catena di montaggio...peccato al contrario!



lunedì 28 luglio 2014

nove mesi di noi

Oggi, 28 luglio, Tu compi 9 mesi; e anch'io compio 9 mesi.
Il 28 ottobre siamo nate insieme..tu hai aperto per la prima volta gli occhi al mondo, due occhi curiosi e sempre sorridenti, affamati di vita e di esperienza; ed io sono nata mamma, con te e per te.
Tu stai iniziando a fare i tuoi primi passettini incerti, stai iniziando a dire "mamma", "babba" e tanti vocalizzi divertenti che nella tua testa valgono un monologo di Shakespeare e da me impari l'amore, la sicurezza e la certezza degli affetti...ma anch'io imparo da te...imparo l'innocenza e la curiositá con cui scopri il mondo dentro e fuori di te, imparo il candore del non giudizio di due occhi spuri da ogni schema sociale.
Imparo la gioia e la naturalezza.
Imparo la semplicitá.
Io e te.
Siamo insieme da solo 9 mesi ma mi sembra di averti con me da sempre.
Nove mesi dentro per immaginarti e nove mesi fuori per viverti.



Tu e io, nove mesi di noi.

sabato 12 luglio 2014

Fiocco rosa o...??


Facciamoci due risate..
Sono al mare dai miei con la polpetta e, in settimana, con mia madre decidiamo di andare a fare una passeggiatina in centro per cercare un paio di scarpe con la zeppa per me.
Così preparo la bambina, vestito rosa e cappellino rosa, prendo il passeggino (con copripasseggino lilla e ombrellino lilla) e ci incamminiamo verso la meta.
Arrivate in centro, entriamo in un negozio ed io tento di fare lo slalom col passeggino tra le file di scatole di scarpe incolonnate l'una sull'altra, cercando di evitare che mia figlia, allungando le sue manine curiose, prenda in ostaggio qualche scarpa e la porti alla bocca per sentire che sapore ha, quando mi si para davanti una signora di una certa etá che si china sulla bambina, le fa "ghiri ghiri" sulla pancia senza chiedere il permesso (meno male che la mia polpetta è una tipetta allegra che sorride e fa le feste a chiunque) e mi fa:
"Uuhhhh ma che bel bambinoooo!!..quanto ha?"
Io, un pò perplessa (vestito rosa, cappellino rosa, passeggino lilla e ombrellino lilla) la guardo e le rispondo:
"Signora è una bambina ed ha 8 mesi e mezzo".
La signora, non paga di questa informazione, continua:
"Ed è bravo questo bambino?dorme?mangia?..ma guarda che sorrisoni..è proprio un bel bambino!"
Io, sempre più perplessa (vestito rosa, cappellino rosa, passeggino lilla e ombrellino lilla) la guardo scocciata e le rispondo:
"Signora è una bambina non un bambino!! E comunque si, è buona, dorme tutta la notte e mangia un sacco!".
E lei, ancora:
"Eh ma allora è davvero davvero un bravo bambino!"
E rivolgendosi direttamente alla bambina:
"Bravo bel bambino! fai il bravo, non fare arrabbiare la mamma, mi raccomando!".
A questo punto io guardo in cagnesco la signora e, alzando leggermente il tono della voce, le dico:
"Signora ma non vede che è una bambina??? È vestita di rosa, ha il cappellino rosa, il passeggino e l'ombrellino lilla e si chiama Lara. Le pare possibile che possa essere un bambino?!!?!"
E lei, placidamente, mi risponde:
"Eh ma al giorno d'oggi non si sa mica con sicurezza..con tutte queste persone strane che ci sono in giro..."
Gira le spalle e se ne va.
Ed io...
Una statua di marmo sarebbe rimasta meno di sasso.
Mah...
Consoliamoci con le scarpe.
Che non ho trovato.

giovedì 10 luglio 2014

Eccomi di nuovo

Lo so, pensavate che avessi abbandonato definitivamente il blog, ma non è così.
Eccomi di nuovo a raccontarvi di me e della mia vita...un anno dopo.
In questo anno la mia vita ha ingranato la ridotta e fatto un gran balzo avanti; l'uomo con cui ho fondato questo blog e di cui parla il post d'introduzione è diventato finalmente mio marito ( a dire il vero abbiamo già festeggiato il primo anniversario...il 29 giugno), e otto mesi e mezzo fa è nata la nostra splendida bimba, Lara.
ebbene si, è splendida...ma non perchè lo dico io che sono sua madre, ma perchè ogni volta che esco con lei ricevo complimenti da chiunque; Lei, 9 kg d'amore che dispensa sorrisi e chiaccheratine (a suo modo, ovviamente) a tutti quelli che incrociano i suoi occhioni grandi.
Lara è una bimba piuttosto precoce; a 4 mesi e mezzo ha imparato a girarsi sulla pancia da sola e a 5 e mezzo già tentava di alzare il sedere.
A 6 mesi ha iniziato a lallare e a 7 ha detto "mamma" per la prima volta....guardandomi dritta negli occhi.
Ed io, che in gravidanza mi immaginavo mamma rigida e fredda educatrice, ho pianto.
Lacrime calde.
Gioia pura.
Mercoledi scorso ha gattonato per la prima volta, voleva rincorrere Romeo, il nostro gattone rosso di 9 anni, per strappargli qualche ciocca di pelo...si sa, i gatti d'estate hanno caldo, e se nessuno spazzola Mimmo (è così che lo chiamo io) ci pensa lei...prodiga e magnanima...ad alleggerire il suo manto peloso...facendogli lo scalpo!
Due giorni dopo ha iniziato ad aggrapparsi a me e a chiunque le capitasse a tiro per alzarsi sulle gambe; inizialmente col mio aiuto e oggi, neanche una settimana dopo, si è alzata da sola...
io non mi capacito di quanto cresca veloce, mi sembra ieri che era ancora un fagiolino sguazzante nella mia pancia e mi dava colpetti per farsi sentire.
Non potete immaginare la faccia di Federico, mio marito, quando ieri sera, con un fusillo al pesto in una mano e il cucchiaino nell'altra e un'espressione di immensa soddisfazione dipinta sulla facciotta tutta sporca, lo ha guardato ed ha gridato "BABBA BABBA"...
Per un attimo ho temuto di rimanere vedova.
I vecchi dicono che i bimbi sono la gioia e la speranza del mondo; credo di non essere mai stata così d'accordo con nessuna frase.
Lei, la mia gioia, la mia speranza.
Il mio cuore; che adesso è suo.